giovedì, novembre 26, 2009

Concerto Isis


In un Estragon semivuoto, in confronto al concerto dei Porcupine Tree di due settimane prima, ritrovo gli Isis. La band di Boston si presenta dopo l'uscita di Wavering Radiant, disco che ha riavvicinato la band verso sonorità massicce e pesanti, senza perdere di vista le ultime evoluzioni verso un rock sempre più psichedelico e progressivo, fortemente debitore dei Tool. Dal vivo la band di Aaron Turner mostra di aver ripreso un pò dell'energia distruttiva di qualche anno fa, ma di aver perso un pò della precisione osservata nel tour del disco precedente. Penalizzati da pessimi suoni nella prima parte la band necessita di alcune canzoni per ingranare, ma verso metà concerto tutto inizia a quadrare, e il bellissimo finale di Dulcinea è l'antipasto del concerto vero e proprio, che raggiungerà il suo apice nelle bellissime Ghost Key e Threshold of Transformation, straordinarie canzoni del nuovo album, che mostrano l'evoluzione del gruppo verso sonorità più liquide, psichedeliche e cerebrali, ma senza perdere di vista il lato fisico della musica.
Aaron Harris dimostra una notevole evoluzione, suonando ogni tour in modo sempre più fluido e con maggiore capacità di infondere groove ai pezzi, e anche se Turner non è precisissimo, non delude con la sua alternanza di voce melodica e sporca.
Il breve ma intenso concerto si conclude con la coda psichedelico-rumoristica di Altered Course, ed è la degna conclusione di un evento davvero riuscito (peccato per i suoni nella prima metà) che conferma, per l'ennesima volta, il valore di questo gruppo.

Nessun commento: