Scivola, silenziosamente, una speranza di luce. Di carne nuova, mutevole, viva...poche note, suoni rallentati, immagini assordanti di sferragliante dolore...forse rimarrà sogno, forse infrangerà lo specchio...chissà....Per inaugurare questa nuova consapevolezza, che in realtà strisciava bisbigliando da molto tempo nel mio cranio, ho scelto una visione di sangue rappreso, rinchiuso in un involucro che penetra profondamente in una superficie marcia, bruciata, corrotta, ormai disfatta.
Quel sangue rappreso è in realtà rosso fuoco...è vita richiusa...è la nuova carne. Malata, ma viva.
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