
Dopo il memorabile concerto del 2005 a Miloano, torno a vedere i Dredg all'Estragon di Bologna. Sono curioso di sentire come si è evoluto il sound della band in questi ultimi anni, in prospettiva di un nuovo disco che dovrebbe uscire a breve. Infatti il gruppo propone alcuni brani inediti che per la verità non mi affascinano particolarmente, a parte uno. Gli altri mi lasciano l'amaro in bocca...sembra che i Dredg abbiano deciso di abbandonare definitivamente le atmosfere eteree e dilatate del loro capolavoro El Cielo per sviluppare ancor di più il loro lato pop (già evidente nel bel Catch Without Arms). Vedremo...intanto i pezzi vecchi sono davvero commoventi, nonostante l'acustica sia decisamente insufficiente e danneggi di parecchio il rendimento finale. Nonostante questo è davvero emozionante abbandonarsi alle solari melodie, che con passaggi psichedelici sollevano letteralmente in aria l'ascoltatore, donando un senso di pace grandioso.
La voce di Gavin si dimostra ancora una volta eccezionale, capace di elevarsi in alto senza mai perdere potenza ed espressività. Tutto sommato un buon concerto, anche se pesantemente danneggiato dall'acustica...Aspetteremo il loro ritorno in Italia per presentare il disco nuovo, sperando che questo non perda di vista le influenze progressive e post-rock che hanno reso unica la band
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