
In una serata dedicata al lato oscuro della musica ambient, spicca il nome di Raison D'Etre. Degli altri artisti che si esibiscono sul palco del Siddharta, deve senza dubbio essere segnalato Alessandro Pacciani, autore di una musica caratterizzata da momenti d'atmosfera cupissimi e molto evocativi, alternati a rumorismi industrial di una pesantezza mastodontica e stacchi techno elettronici super trascinanti. L'ubriachissimo Deutsch Nepal (musicalmente interessante ma davvero molesto...)prepara il campo per Raison D'Etre che crea un'atmosfera ai limiti del rito vodoo in chiave gotica...Precisissimo e maniacale, inizia a mandare in loop un pò di suoni di campane, campanelle, piatti e attrezzi vari, suonati con archetti di violino, spazzole, una specie di grattugia. In religioso silenzio manipola tutto con il suo computer, poi aggiunge un'altra scampanellata, un passaggio percussivo su una lastra metallica, una specie di soffio d'aria ottenuto da uno stranissimo flauto a forma di dragone... Sembra stia preparando un dolce leggendo una ricetta, una spruzzatina di questo, 10 grammi di quest'altro... E invece sta creando un'apocalisse sonora altamente ipnotica, che si snoda e si evolve, cresce, si avvolge, si sviluppa fino a trasformarsi in una agghiacciante sinfonia di sferragliate arrugginite, scricchiolii e riverberi profondissimi. Il pubblico finalmente si zittisce e rimane abbagliato da atmosfere ipnotiche e misteriose. Il buio
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