giovedì, marzo 19, 2009

Concerto Scott Henderson


Ignaro della sua musica, mi inoltro tra le note di Scott Henderson, che con il suo blues delirante cattura una notevole quantità di persone, accorse per l'occasione al Borderline. Un'ora e quarantacinque minuti di assoli graffianti e infuocati, dapprima decisamente vicini alla fusion acida, poi più tranquillamente adagiati su un blues potente ed energico. La prima parte della show, deviata e dissonante, mi rapisce e mi annichilisce. Dal basso della mia ignoranza sento tanto jazz-rock brucia-neuroni nella sua musica, e più di una volta mi vengono in mente artisti come Adrian Belew e la Mahavishnu Orchestra. Ma l'importante non è analizzare questa colata lavica di note (anche perchè non ne sarei minimamente in grado), bensì lasciarsi intrappolare e stuprare da tanta agilità compositiva. La seconda metà del concerto è più (per i miei gusti direi un pò troppo) terrena, nonostante sia comunque avvinciente. Ma il ricordo di quella prima ora mi obbliga a entrare dentro questo labirinto musicale, da me mai esplorato.

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