lunedì, luglio 06, 2009

Concerto Karma to Burn


Morti e sepolti. Sotto uno strato di sabbia e rocce, ovviamente. I Karma to Burn, dopo tre dischi di stoner spacca ossa, si sono sbriciolati e sono scomparsi. Dopo un esordio capolavoro, che li aveva lanciati al vertice del genere più desertico del pianeta, la band abbandona la strepitosa voce del cantante Jarosz, e si lancia nell'universo della musica strumentale. La qualità non diminuisce. Ancora riff trita tutto, momenti ai limiti della psichedelia pesante e sabbathiana, grande musica insomma. Poi la morte. E' il 2002. Io ancora ignoro la loro esistenza, così mi perdo un loro concerto a tre passi da casa...
Ma ad inizio 2009 il Dio dello Stoner ci regala una reunion. Di fronte a questi ritrovi melodrammatici si sente puzza di soldi a chilometri di distanza. E soprattutto puzzo di vecchiaia. Ma confidando nel Dio dello Stoner, affrontiamo la trasferta verso il Mare Adriatico. Così i Karma to Burn ci lasciano a bocca aperta. Riff massicci e trascinanti, vortici di groove e distorsione, energia dirompente. Senza un attimo di tregua, la loro musica incita allo scapellamento selvaggio, e non si riesce a star fermi. Una tempesta. Due pezzi nuovi confermano le voci che parlano di un nuovo album in arrivo, e la sensazione di trovarsi di fronte una band tutt'altro che morta è evidente. A volte i miracoli avvengono per davvero.
Un concerto del genere, per di più tra le dune della spiaggia adriatica, che amplificano l'atmosfera stoner, non ha prezzo (infatti era gratis!).
Attendendo nuovi miracoli, rendiamo grazie al Dio dello Stoner, per il grandioso concerto del quale ci ha reso partecipi!

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