mercoledì, luglio 22, 2009

Coraline e la porta magica


Alice nel Paese delle Meraviglie, capolavoro di Lewis Carroll, una volta assunta la forma di un film d'animazione, è diventato un vero e proprio culto tra gli hippie. Il "cartone" psichedelico per eccellenza. Con le dovute, abissali, differenze di contenuto e di impatto sociale, è innegabile come Nightmare Before Christmas, diretto da Henry Selik e ideato da Tim Burton, sia stato un film d'animazione molto importante per il sotterraneo movimento "dark". Coraline, diretto anch'esso da Selik, si pone esattamente nel mezzo. Non riuscirà a diventare modaiolo come Nightmare Before Christmas, nè aprirà la mente di un oceano di spettatori come Alice, ma nella sua perfetta sintesi tra immaginario dark e psichedelico si dimostra un'opera incredibilmente intelligente, oltre che affascinante e coinvolgente. Sfruttando la tecnica dello stop-motion e del 3D digitale, Coraline riesce ad unire spettacolari sequenze psichedeliche e atmosfere oscure e misteriose, che amplificano in modo egregio le tematiche affrontate da quest'opera davvero imperdibile. Tratto da un racconto di Neil Gaiman, Coraline si dimostra ancor più interessante di tante opere di Tim Burton, per la sua capacità di andare oltre il semplice rifiuto della grigia realtà in favore di una fantasia nera, sconosciuta, spaventosa e meno banale. In Coraline c'è molto altro. Tra le immagini horrorifiche e altamente lisergiche (film sconsigliato ai bambini, decisamente) si nasconde una'interessante romanzo di formazione. Una bambina in una nuova casa, con genitori troppo impegnati a lavorare per dedicarle attenzione. La sua ricerca di un mondo migliore, che ben presto si trasfmora in una lotta per sottolineare la sua libertà e la sua unicità. Non una semplice ricerca di quella fantasia annebbiata dall'estrema razionalità della società contemporanea, bensì una ricerca molto più complessa attraverso il mondo delle illusorie felicità, per ritrovare se stessi.
Bellissimo


2 commenti:

Krishel ha detto...

Sembra davvero interessante. Magari me lo vado a vedere un pomeriggio.
Un appunto sul trailer: ma chi diavolo ha scritto le parole per la voce che presenta? Sembra il trailer della Gialappa's...

Riccardo Tognini ha detto...

Si si vallo a vedere che merita parecchio. Visivamente molto affascinante, ma anche come storia, anche se non originalissima, è ben strutturata e pone interrogativi non banali. Il trailer è quello che è....in effetti.... :D