mercoledì, settembre 16, 2009

Concerto Electric Wizard


Nel caldo opprimente e insopportabile dell'Unwound di Padova, ci ritroviamo al cospetto dei maestri del doom più ossessivo e demoniaco. Introdotti dai canadesi Blood Ceremony, che, seppur ancora un pò acerbi e imprecisi, si dimostrano una band interessantissima con il loro hard rock sepolcrale con venature progressive, che odora di anni 70 a chilometri di distanza. Niente di originale, ma le canzoni sono davvero coinvolgenti e creano un'atmosfera affascinante. E' poi il turno degli Electric Wizard. Con la sezione ritmica completamente rinnovata, la band perde la pesantezza estenuante del batterista Justin Greaves, ma suona più compatta e precisa di quando li vidi a Sesto Fiorentino. I suoni sono piuttosto buoni e contribuiscono a rendere pesante e soffocante la serata, amplificando l'energia dei rallentatissimi riff. Mentre una straordinaria sequenza di spezzoni di film horror scorre alle loro spalle, la band tira fuori un concerto breve ma intensissimo, incentrato soprattutto sull'ultimo album. Alcuni brani si presentano dilatati e ancor più lisergici che su disco, sempre estremamente coinvolgenti. Ipnotizzato dalle immagini di messe nere e riti in onore del demonio, vengo davvero rapito dal pesantissimo flusso oscuro creato dalla band. Sequenze affascinanti, tratte da film culto degli anni 7o, davvero perfettamente abbinate alla musica fumosa, pesante, fangosa, sporca, maligna...
Forse non memorabile come l'esibizione di Sesto, di spalla ai Cathedral, dove la band aveva un suono a dir poco perfetto, il concerto è comunque straordinario e la prestazione della band si è rivelata ottima. Come essere immersi nelle magiche e misteriose atmosfere di un cinema della paura che non esiste più, con una sottile sensazione di nostalgia.

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