lunedì, ottobre 22, 2012

Codeine - Frigid Stars LP (1990)


Estate 1990. In un seminterrato di Brooklyn i tre membri dei Codeine registrano l’album di debutto. La musica che nasce da quello scantinato è desolata, disillusa, stanca. Fiacca il respiro come l’afa estiva, isola e avvolge come la nebbia autunnale, ipnotizza come le luci della metropoli, osservate dal finestrino di un’auto che corre sulla strada bagnata. Intimo e ipnotico, scivola a ritmo lentissimo, nel vuoto di una solitudine che non ha alternative. Un noise rock caratterizzato da arpeggi delicatamente dissonanti, rintocchi ritmici al rallentatore, e avvolgenti squarci di distorsione. Nichilista e stanco, Frigid Stars è un baratro verso il quale siamo tentati di dirigerci, nonostante la paura che è in grado di incutere. Un lavoro complesso, nonostante l’apparente staticità, che segna un profondo distacco anche nei confronti dell’indie rock del quale è figlio. Non ha paura di ricorrere a bagliori epici e commoventi, senza per questo mai cadere nell’enfasi esasperata che ha reso stucchevoli tante ballate rock. Esistenziale e catartico, nella sua semplicità, così come certi dischi di Neil Young e Nick Drake, si discosta da qualsiasi fonte di ispirazione grazie ad una personalità  dirompente, che è dimostrazione della sensibilità della band. Frigid Stars fungerà da ispirazione per tutti i gruppi che, negli anni successivi, si forgeranno del titolo slowcore o post rock, dai Low ai Mogwai, dai Bark Psychosis ai Godspeed You! Black Emperor.

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